La rete 5G è ormai realtà, ma cosa cambia esattamente rispetto al vecchio standard di connessione 4G? Se anche tu ti sei posto questa domanda, leggi oltre per scoprire quali sono le principali differenze tra 4G e 5G.
La tecnologia 5G presto sostituirà totalmente quella 4G, portando con sé diversi vantaggi, come un’ottima ricezione, un’elevata velocità per navigare su internet e un grande supporto all’internet of things (IoT). Tuttavia, sono in molti gli utenti che nutrono dubbi sull’arrivo del 5G e sempre di più ci si chiede quale sia l’effettiva differenza tra 4G e 5G.
Continua a leggere e scoprirai insieme a noi quali vantaggi offre il 5G e quali sono le principali differenze con il 4G.
Differenza tra 4G e 5G
La rete 5G sta avanzando, ad un ritmo piuttosto sostenuto, anche qui in Italia. I principali operatori sono costantemente impegnati nell’installazione dei nuovi ripetitori 5G sulle torri che già ospitano quelli 4G e la cartina delle città italiane coperte parla chiaro: il 5G è ormai ovunque sul suolo nazionale.

Ma qual è la differenza tra 4G e 5G? Cosa cambia davvero tra queste due reti? Di seguito troverai le principali differenze.
1. Velocità
La prima differenza è la velocità di trasferimento dati. Il 5G, infatti, consente una velocità di connessione 20 volte superiore a quella del 4G.
La rete 4G offre al massimo una velocità pari a 1 Gbps, mentre la nuova tecnologia 5G può raggiungere 20 Gbps (Gigabit per secondo).
Questo significa che puoi scaricare un film in full HD in pochi secondi e mandare video o riprodurre in streaming ad una velocità impressionante rispetto a prima.
2. Capacità
La capacità di una rete indica quanti dispositivi riesce a tenere collegati nello stesso momento per ogni chilometro quadrato.
Nelle città affollate, capita spesso che la rete non riesca a gestire l’enorme flusso di dati in download e upload. Con la nuova rete 5G, le cose miglioreranno notevolmente: la capacità (teorica) di questa rete è ben 10 volte superiore a quella del 4G.
Infatti, il 5G è capace di gestire 1 milione di dispositivi per chilometro quadrato, mentre la rete 4G si ferma a 100 mila.
3. Latenza (ping)
La diminuzione della latenza è una delle principali differenze tra la rete 4G e la 5G. Per latenza si intende il tempo necessario per un trasferimento di dati sulla rete; in altre parole, è il tempo che passa tra quando un dispositivo invia una richiesta di dati e quando inizia a riceverli. Più bassa è, e meglio è.
Nonostante la latenza del 4G sia pochissima (intorno ai 40-50 millisecondi), la rete 5G la riduce notevolmente: al termine dello sviluppo delle reti 5G si scenderà verso i 5-10 millisecondi.
Ciò garantirà che alcune azioni sul web vengano eseguite quasi istantaneamente, in tempo reale.
Frequenze 4G vs 5G
Velocità, capacità e latenza sono le principali differenze tra le due reti prese in esame.
Ma senz’altro ti starai chiedendo quale differenza c’è a livello di frequenze, ecco perché abbiamo deciso di aggiungere un ulteriore punto al nostro paragone 4G vs 5G.
La rete 4G utilizza le frequenze inferiori a 6 GHz. La rete 5G, invece, utilizza frequenze elevate che vanno da 30 GHz a 300 GHz in alcuni casi.
Le alte frequenze radio permettono di supportare un’elevata capacità di dati e un’alta velocità, perciò sono indispensabili per il 5G.
Allo stesso tempo, le alte frequenze sono anche il punto debole della rete 5G: l’affidabilità e i grandi vantaggi che comporta il 5G dipendono tutti dall’uso di alte frequenze radio, che lavorano su lunghezze d’onda leggermente più corte rispetto il 4G.
Questo significa che se il dispositivo esce dalla zona coperta dalle alte frequenze, la connessione si sposterà su frequenze meno performanti, rendendo così la rete 5G meno efficace (e meno affidabile).
La soluzione a questo problema è una sola: riempire le città di ripetitori 5G ad alta frequenza, ma con questa soluzione i costi salirebbero moltissimo, così come l’inquinamento elettromagnetico.
Differenza tra 4G e 5G in breve
Il 5G è il nuovo sistema di trasmissione per la telefonia mobile che sostituirà il 4G. La principale differenza con la precedente tecnologia è la velocità di trasmissione. Seguono poi i tempi di reazione ridotti al minimo (bassa latenza) e l’aumento della densità di dispositivi supportati per chilometro quadrato.
Questo nuovo sistema non è però perfetto: potrebbe risultare instabile quando l’utente “esce” dalla cella coperta dalle alte frequenze.